Museo Alessandrino delle Maschere
Caricamento in corso
title_shape

U’ SCACCIUNI

Ascolta l'audio descrizione

Image

Descrizione

U’ Scacciuni è la maschera del coraggio siciliano. Caratteristica di Cattafi, frazione di San Filippo del Mela, affonda le radici della sua nascita da un evento storico avvenuto XIV secolo. Secondo quando narrato nel 1544 un’orda di turchi, con a capo Hjerdiss Barbarossa, arrivò a San Filippo del Mela e prese la strada che conduceva al monte Makkarrùna, alla cui sommità sorgeva la fiorente città di Santa Lucia del Mela.

Durante il cammino, furono protagonisti di saccheggi e devastazioni. Sulla via dell’antica strada Cucugghiàta, però, un manipolo di contadini di Cattafi, “armati” solo degli attrezzi di lavoro, vanghe, tridenti, bastoni, li respinsero, costringendoli a prendere la via del ritorno.

Da quel momento si iniziò a usare il termine Scacciuni per indicare, appunto, l’uomo coraggioso, il paladino della giustizia. In segno scaramantico, forse per buona sorte, i vincitori presero ad indossare, in determinate occasioni, i costumi dei vinti. Si tratta di abiti variopinti, costituiti da un gonnellino di stoffa pregiata indossato a ridosso di un pantalone corto, portato sopra il ginocchio, dello stesso tipo di stoffa, con ricami di grande pregio. Le maschere indossano anche una camicia quasi sempre bianca sulla quale si incrociavano nastri multicolore.

Completavano il tutto scarpe, lunghe calze e guanti bianchi. Tratto dominante della maschera è il copricapo: un lunghissimo cappello a forma di cono, alto ben oltre il metro, dotato di un’anima di canna ricoperta di stoffa pregiata, ornato di pietre preziose o semplicemente colorate, dalla cui sommità si dipanano una miriade di lunghi nastri colorati. Ogni anno, il giorno di carnevale gli scacciùni colorano le strade di Cattafi, rievocando la cacciata dei Saraceni e dando vita ad una pantomima di ben oltre 500 anni: “A Maschira“.

Il centro di tutta la rappresentazione è la “Fioràia” simbolo della bellezza femminile e della gioventù. Durante la sfilata la fioràia balla e porta sempre con sé un cestino di mazzolini di viole. La fioràia è sempre accompagnata dal Caposcacciùni, che la protegge ed è l’unico che può danzare in coppia con lei.

Gli Scacciùni coloratissimi ed energici, dominano con la loro incessante danza al ritmo di tarantella il corteo e brandiscono i loro “nèrbi”, armi da difesa a protezione della fioràia. Sono sempre di numero dispari e disegnano precise coreografie intorno alla sfilata. Può capitare di essere pizzicati dal nèrbu d’ù scacciùni se per disattenzione si passa in mezzo alla sfilata o se ci si avvicina alla fioràia.

Scopri il Museo

Il Museo Alessandrino della Maschere nasce per ospitare Storia, storie, folklore e testimonianze dei più importanti e antichi carnevali tradizionali d’Italia, forte di un’attenzione particolare rivolta proprio al carnevale alessandrino e alle sue maschere caratteristiche: i Połëcënellë Bielle, i Połëcënellë Brut’, la Coremme e l’Ursë.