
EL DIABLO
- Maschera Venezuelana
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Se nel mese di giugno, durante il Corpus Domini, vi troverete nello stato di Miranda, nel Venezuela, potrete assistere ad uno spettacolo unico nel suo genere: la Danza dei Diavoli di Yare.
Vestiti con costumi cremisi e maschere ricche di colori che evocano il volto di un diavolo cornuto, migliaia di persone ballano, tamburellando, ad un ritmo travolgente che fa contraltare alle fulía, musica popolare che riempie con le proprie note i vicoli durante le festività religiose nel giorno che precede la Danza dei Diavoli.
I Promeseros, nome dei ballerini che indossano la maschera e il costume satanico, portano avanti la loro suggestiva processione fino all’incontro con Gesù nell’Eucarestia.
Nel momento dell’incontro le maschere col volto di Satana cadano per terra, evento che simboleggia la vittoria del bene sul male.
Anche se questo carnevale tradizionale affonda le sue radici nel XVII secolo e sussistono diverse testimonianze storiche dell’impatto della celebrazione sui visitatori europei del tempo, solo nel 2012 l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio Culturale Universale la Confraternita dei Diavoli del Corpus Christi.
Le maschere dei Diavoli sono tutte diverse tra di loro, realizzate in legno, cartapesta e altri materiali, riccamente colorate, spesso dotate di corna, larghe orecchie, occhi giganti e denti aguzzi che suggellano una certa somiglianza tra la figura del Diavolo e quella di un drago, elemento che trova assonanze con la tradizione Europea e, in parte, Asiatica.
Il Museo Alessandrino della Maschere nasce per ospitare Storia, storie, folklore e testimonianze dei più importanti e antichi carnevali tradizionali d’Italia, forte di un’attenzione particolare rivolta proprio al carnevale alessandrino e alle sue maschere caratteristiche: i Połëcënellë Bielle, i Połëcënellë Brut’, la Coremme e l’Ursë.