
Coremmë
- Alessandria del Carretto, Calabria
Ascolta l'audio descrizione

La Coremmë è l'incarnazione della Quaresima, figura che indica la fine del periodo carnevalesco.
Veste le sembianze di una vecchia cenciosa, gobbuta e zoppicante; indossa l'abito nero del lutto con il viso tinto dal nero fumo. Questa figura entrava in scena il martedì grasso, ultimo giorno dei festeggiamenti carnevaleschi.
Gira tra la gente colpendo gli astanti alle gambe con un grosso fuso. Nella cinta ha legato delle grosse forbici da tosatura con le quali mima il taglio del filo raccolto nel fuso.
Alla vista di questa maschera, le persone gridano "Coremmë a pedë tortë, chë cï fajë evantë e sé portë?" e lei risponde "cï mangë e cï vivë e cï songhë u matutinë" | Quaresima la zoppa, che ci fai davanti a questa porta? Ci mangio e ci bevo e ci suono il mattutino. |
All'imbrunire alcuni uomini sparavano con i fucili in aria gridando "speramë e Coremmë" - Spariamo alla Quaresima). Gli spari ponevano fine al Carnevale.
Il Museo Alessandrino della Maschere nasce per ospitare Storia, storie, folklore e testimonianze dei più importanti e antichi carnevali tradizionali d’Italia, forte di un’attenzione particolare rivolta proprio al carnevale alessandrino e alle sue maschere caratteristiche: i Połëcënellë Bielle, i Połëcënellë Brut’, la Coremme e l’Ursë.